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Massafra ha celebrato la festa della Liberazione

Celebrazione 25 aprile 2024 Celebrazione 25 aprile 2024 © Vivi

«Le lezioni della storia non vanno mai dimenticate e tra queste la Guerra di Liberazione rappresenta in assoluto la lectio magistralis che ci ha offerto gli strumenti etici, morali e culturali per resistere e rigettare ogni tentativo di deriva antidemocratica e per ripudiare per sempre ogni forma di totalitarismo e di guerra».

Così il sindaco di Massafra Fabrizio Quarto, questa mattina, nel corso del suo intervento pronunciato in occasione del 79esimo anniversario della Liberazione d’Italia, celebrato e organizzato dalla civica amministrazione.

Il corteo cittadino, dopo essersi formato in piazza Garibaldi nei pressi della casa comunale ed aver attraversato corso Italia, è giunto in piazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una corona di alloro al “Monumento ai Caduti” da parte del sindaco Fabrizio Quarto, accompagnato dal comandante la Compagnia Carabinieri di Massafra, Maggiore Quintino Russo, dal comandante la Polizia Locale Mirko Tagliente, dal commissario superiore Michele Locorotondo e dal presidente della sezione Combattenti e Reduci Nunzio Maraglino.

Alla cerimonia hanno partecipato anche: il comandante della Stazione Carabinieri Luogotenente Leonardo Carucci, l'associazione Carabinieri, l’associazione Bersaglieri, l’ANPI, l’associazione Combattenti e Reduci, l’associazione Nazionale Vigilanza Aeronautica Militare, la Società Operaia, una rappresentanza dei volontari della Croce Rossa Italiana, del MASCI e del Gruppo Volontari Comunali di Protezione Civile, una delegazione dell’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco” guidata dal dirigente Nicola Latorrata e una rappresentanza dell’I.I.S.S. “De Ruggieri”, autorità civili, militari e religiose.

Il vicario foraneo, arciprete Giuseppe Ciaurro, ha impartito la benedizione alla corona d’alloro e si è soffermato sui “mali” della guerra e sul desiderio di pace.

«Il nostro 25 Aprile - ha affermato il sindaco Quarto - non può ignorare quello che accade intorno a noi e deve diventare strumento di diffusione della cultura della pace; non c’è vera libertà in un mondo infiammato dalle guerre in Ucraina, in Myanmar, in Terra Santa, in medio oriente. La liberazione non può essere pienamente raggiunta dai popoli senza la conquista della pace».

Alla cerimonia è intervenuto il presidente della locale sezione dell’ANPI Giovanni Matichecchia, il quale ha toccato vari temi come le “guerre di religione e le occupazioni territoriali”, la Carta Costituzionale, la corsa agli armamenti e i caduti per il lavoro. «Invito la pubblica amministrazione - ha affermato il presidente Matichecchia - a farsi promotrice di una rete di forze democratiche custodi della Costituzione. Con le nostre forze non sposteremo di un millimetro la storia, ma la forza delle nostre idee e dei nostri valori non permetteranno una involuzione della storia».

«E’ nella ricorrenza della Festa della Liberazione – ha concluso il sindaco Quarto rivolgendosi ai ragazzi presenti – che la nostra Repubblica ha fondato e fonda le sue radici. E’ nel superamento delle lacerazioni della guerra che si è forgiata la Carta Costituzionale Repubblicana che tiene unita la nostra nazione».

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