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Imu terreni agricoli, aliquota salata a Castellaneta: scende in campo la Cia

Castellaneta sullo sfondo Castellaneta sullo sfondo

A Castellaneta l'aliquota Imu per i terreni agricoli è al valore massimo previsto per legge. Un quadro che ha indotto l'area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia a prendere di petto la situazione, a tutela dei suoi associati.

Per questo, il presidente Pietro De Padova e il direttore Vito Rubino hanno da poco scritto al sindaco di Castellaneta Gianni Di Pippa per chiedere di modificare l'attuale scenario e, nel frattempo, di investire i proventi in manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi stradali rurali, che insistono su tutto il territorio comunale.

«A malincuore abbiamo appurato che, con delibere di giunta firmate a chiusura del suo mandato, la precedente amministrazione comunale di Castellaneta ha stabilito l'aumento dell'aliquota IMU per i terreni agricoli al valore massimo previsto per legge e quindi di fatto l'aumento dell'aliquota dal 7,6 per mille al 10,6 per mille, nonché l'introduzione dell'aliquota 1,00 per mille per i fabbricati rurali strumentali censiti nelle categorie D/10 e C/2 con relativa annotazione di ruralità e con effetto sin dall'anno 2022.

Questo provvedimento - ha spiegato la Cia -  era “sfuggito” anche alle più accorte software-house che forniscono programmi per il calcolo dell'imposta, infatti si è venuti a conoscenza solo dopo più di un anno e grazie ad un irrituale passaparola.

Bisognava pubblicizzare la notizia anche a mezzo affissioni. In questo modo, tutti i cittadini interessati avrebbero evitato affannosi ricorsi ad operazioni di ravvedimento operoso per pagare l’IMU relativa all'anno d'imposta 2022 e per pagare in regola l'imposta relativa all'anno 2023.

Per questi motivi - ha aggiunto la Cia - oggi chiediamo a questa nuova amministrazione comunale se con sue nuove delibere di giunta intende modificare l’attuale scenario, considerando l’enorme impatto sui tanti agricoltori di Castellaneta, non coltivatori diretti o IAP ma pensionati, che comunque coltivano e presidiano il territorio costituendo un cardine fondamentale per l’economia. Tali figure si sono ritrovate questo ulteriore e gravoso peso da sopportare (dopo l’altra questione dei terreni trasformati in aree edificabili nella zona di Castellaneta Marina).

Evidenziamo inoltre che le aziende di Castellaneta risultano svantaggiate dal punto di vista economico rispetto agli agricoltori dei comuni limitrofi e simili come il territorio castellanetano (ad es. Comune di Ginosa), in quanto hanno applicato un’aliquota IMU sui terreni di appena il 3 per mille (circa 7,6 punti in meno) considerando l’agricoltura come settore strategico della propria economia locale.

Inoltre, auspichiamo l’abbassamento dell’aliquota anche per dare un segnale di attenzione da parte dell’amministrazione comunale di Castellaneta verso gli agricoltori considerando il ruolo svolto di presidio, salvaguardia e tutela di un territorio così vasto.

Nel frattempo, però, chiediamo al sindaco di Castellaneta se ritiene utile investire i proventi delle aliquote IMU per i terreni agricoli, anni 2022 e 2023 attualmente definite al valore massimo previsto per legge, destinandoli come una sorta di “ristoro”, in operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi stradali rurali, che insistono su tutto il territorio comunale.

Evidenziamo - ha concluso la Cia - che molte di queste strade comunali secondarie versano attualmente in uno stato di incuria, sono piene di buche e rappresentano un vero e proprio pericolo per coloro i quali le percorrono».

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