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Il top model Fabio Mancini ha incontrato gli studenti del “Lentini – Einstein”

Fabio Mancini a Mottola Fabio Mancini a Mottola

Ha entusiasmato la platea degli studenti dell’istituto superiore “Lentini – Einstein” di Mottola, il supermodello di fama internazionale Fabio Mancini, nominato “Leader europeo 2023” dal Consiglio europeo “Friends of Europe”.

Mancini, top model, uno dei migliori modelli maschili di Giorgio Armani, ha infatti rappresentato il marchio per quindici anni consecutivi sia in passerella che in varie campagne pubblicitarie, e ha collaborato con Dolce&Gabbana, non dimentica le sue origini pugliesi, castellanetane, da parte di padre e indiane da parte di madre, e parte proprio dalle scuole pugliesi per incontrare i giovani.

Un esempio di forza, determinazione e umiltà, quello che il modello Mancini ha trasmesso agli studenti, raccontando della sua vita, della separazione dei genitori, degli anni trascorsi a Milano, dove ancora vive, quando a diciassette anni frequentava la scuola e doveva occuparsi del fratello minore.

La vita a Milano è molto costosa e le soluzioni erano due: “prendere la via della droga o della prostituzione”, ma Fabio ha voluto scegliere quella della dignità. «La dignità è una delle cose più belle della vita – ha detto – e a diciassette anni la mattina andavo a scuola e il pomeriggio a lavorare perché dovevo badare a mio fratello più piccolo di me di tre anni».

A diciotto anni e mezzo, impiegato in un negozio di Via Monteleone, mentre cammina per strada, viene notato da Armani. Da allora la sua vita cambia.

«La vita mi ha regalato il successo, i soldi, la fama, le donne più belle, e allora mi sono detto: perché non cominci a ridare tutto alla vita?», si è chiesto Mancini che, fra l’altro, è donatore di sangue e midollo, e che ha poi parlato del suo sogno di diventare genitore e dare ai propri figli quello che i suoi genitori non sono stati in grado di dargli.

«Sono stato scelto per rappresentare l’Italia in Europa, ho visto che le nuove generazioni non sognano più e così ho deciso di ritornare nelle scuole per spiegare cos’è il mondo dello spettacolo; nel confronto con le nuove generazioni accetto le critiche ma costruttive» ha proseguito Mancini, richiamando i giovani all’uso consapevole dei social e sottolineando che «è bello tenere in privato ciò che è privato.

La mia vita privata la vede la mia famiglia; la tutela della propria vita privata è la più bella che possa esserci. Attenzione a inviare video, foto, messaggi sui social. La vostra vita privata deve restare privata.

Quando ci sono i problemi, non ci si deve nascondere dietro un dito, ma occorre affrontarli. Siamo fortunati a vivere in Italia e dobbiamo chiederci: come faccio a migliorare il mio Paese? Io sono qui perché le nuove generazioni pensino non in modo egoriferito, ma dobbiamo pensare agli altri. I problemi forgiano il nostro carattere: io ho scelto la strada più difficile per fare le cose nella maniera più pulita possibile, senza scendere a compromessi. Ho avuto due grandi maestri: il signor Armani, lavorativamente parlando, e mio nonno che mi ha insegnato i valori della Puglia: non ho dimenticato l’odore del sugo della domenica e quello del pane dal fornaio.

Bisogna ritornare alle origini che forgiano e sono alla base per diventare quello che sarete in futuro».

Il top model ha poi parlato del valore dei soldi che non vanno sperperati e dei genitori che fanno sacrifici per i figli: la maturità dei figli è capire le difficoltà economiche dei genitori che lavorano per 1200- 1300 euro al mese.

«Quando siete a casa – ha concluso Mancini – abbracciate i vostri genitori e tenetevi stretta la vostra famiglia che è la cosa più importante».

«L’incontro con Fabio Mancini è stata l’occasione attraverso la quale la scuola ha voluto lanciare ai giovani il messaggio che il successo, l’essere sotto i riflettori per il proprio lavoro, l’essere ricercati per la propria bellezza, l’essere social non può e non deve prescindere dal restare persone semplici e umili, ancorate al proprio territorio e ai valori con i quali si è cresciuti, attenti alle necessità degli altri e sempre pronti ad aiutarli» ha spiegato la dirigente scolastica, Antonia Lentino.

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