
Di grande interesse il convegno intitolato “Endometriosi e dintorni” ospitato dal teatro comunale “Nicola Resta” di Massafra lo scorso 19 maggio.
Organizzata dall’amministrazione comunale di Massafra, l’iniziativa è stata sostenuta dai club service massafresi Rotary, Rotaract, Lions e Leo nonché dalle associazioni FIDAPA e ISDE.
Al centro della serata una patologia, l’endometriosi, che colpisce tantissime donne ed è tra le principali cause di infertilità.
Al tavolo dei lavori tre esperti che hanno, ognuno con la propria specificità, offerto un quadro chiaro e completo della malattia.
Prima a prendere la parola, la ginecologa dottoressa Sabrina Caramia ha trattato l’aspetto meramente medico della patologia descrivendo con semplicità e tanta professionalità le cause scatenanti, i sintomi, il percorso diagnostico, l’approccio terapeutico, l’aspetto psicologico e, non da ultimo, come prevenirla.
Il medico ISDE dottoressa Annamaria Moschetti, nel suo intervento appassionato ed appassionante, si è soffermata sull’aspetto ambientale. Dalle sue parole è emersa la pesante incidenza che l’inquinamento ha sull’insorgere dell’endometriosi. Diversi studi clinici mostrano come l’aumento dell’inquinamento corrisponda ad una significativa insorgenza di nuovi casi di donne che si ammalano.
A chiudere i lavori il genetista dottor Angelo Cellammare che ha spiegato in maniera chiara ed efficace la correlazione tra la genetica e l’insorgere dell’endometriosi. Studiando attentamente la mappa cromosomica delle donne affette da questa malattia, si nota che alcuni geni risultano alterati. Proprio questa alterazione non consente al DNA di “esprimersi” ovvero funzionare correttamente e questo malfunzionamento comporta l’insorgere della malattia. L’analisi del DNA ha permesso di scoprire come l’uomo si adatta all’ambiente e quali mutazioni siano occorse per favorire tale processo di adattamento. Nel caso specifico può essere utile conoscere se esiste una predisposizione genetica che renda soggetti al rischio di ammalarsi.
“Endometriosi e dintorni” è stato dunque un titolo quanto mai appropriato per la serata di divulgazione scientifica dacché sono state descritte tutte le sfaccettature dell’endometriosi.
L’esibizione delle maestre Daniela Castronovi e Ilaria Nigri della Liberdanza, che hanno presentato una loro coreografia, ha suggellato il riuscitissimo evento culturale. Con l’alternarsi di bianco e nero hanno ben descritto l’altalena tra gioia e dolore, salute e malattia, speranza e sconforto, luce e buio, felicità e tristezza che caratterizza l’esistenza di ogni essere umano.
Le dicotomie che ogni giorno si affrontano, fanno parte di quel miracolo chiamato vita. Il messaggio di speranza emerso dal convegno che guarire è possibile insegna quanto la scienza e la conoscenza sino importanti per vivere meglio.
Mariella Eloisia Orlando
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