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È morto Sante Notarnicola, il "bandito poeta" di origini castellanetane

Il "bandito poeta" Sante Notarnicola Il "bandito poeta" Sante Notarnicola Il "bandito poeta" Sante Notarnicola | © Castellaneta

Il suo fisico non ha retto al Covid, da cui era guarito alcuni mesi fa. È morto a Bologna Sante Notarnicola, bandito (come disse al momento dell'arresto), scrittore e poeta nato a Castellaneta 82 anni fa.

Notarnicola fece parte della banda Cavallero, una delle più famose e temute gang di rapinatori degli anni Sessanta, che conquistò una notorietà fatta di colpi in banca e morti ammazzati.

Una vicenda che durò quattro anni e finì a Milano il 3 ottobre 1967, dopo l'ultima sanguinosa impresa: l'assalto al Banco di Napoli di largo Zandonai, a seguito del quale persero la vita quattro persone, tutte innocenti.

Notarnicola partecipò alla rapina e venne catturato dopo otto giorni di latitanza dal leggendario commissario Mario Nardone.

«Lontano dai tradizionali "clichés" fisionomici delle belve umane è Sante Notarnicola. Assomiglia in modo impressionante, benchè un po' più in grasso, a una delle persone più buone e gentili che abbia mai conosciuto», così lo raccontava lo scrittore Dino Buzzati, inviato speciale del Corriere della Sera.

Come detto, era nato nel 1938 a Castellaneta, dove aveva trascorso la prima infanzia fra miseria ed emarginazione sociale. Abbandonato dal padre, finì in un brefotrofio, dal quale uscì a 13 anni per raggiungere la madre, nel frattempo emigrata a Torino.

In carcere fu protagonista di numerose rivolte per ottenere migliori condizioni detentive e scoprì la passione per lo studio e la scrittura. Pubblicò per Feltrinelli "L'evasione impossibile", il suo primo libro. Seguirono le raccolte di poesie "Con quest'anima inquieta" e "La nostalgia e la memoria".

La sua figura ha ispirato il cinema con il film "Banditi a Milano" di Carlo Lizzani, che racconta la storia della banda Cavallero. Nel 1978, era suo il primo nome della lista di detenuti da liberare indicati dalle Brigate Rosse in cambio del rilascio di Aldo Moro.

Uscito di prigione ha trascorso a Bologna gli ultimi anni della sua vita. Dal 1995, in regime di semilibertà, gestiva un pub dedicandosi a a numerosi progetti sociali e culturali. Dal 21 gennaio 2000, Sante Notarnicola era un uomo libero.

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