news ed eventi CIA

Crisi idrica: nessuna notizia sul termine lavori alla galleria del “San Giuliano”, pericolo per l’ordine pubblico

lavori alla galleria del “San Giuliano” lavori alla galleria del “San Giuliano”

«Non abbiamo ancora notizie sullo stato di avanzamento dei lavori alla galleria del “San Giuliano”, in Basilicata: attività che si sarebbero dovute concludere a inizio giugno, poi a metà mese; la situazione è davvero drammatica perché al momento non sappiamo quando saranno ultimati i lavori, e gli agricoltori del Tarantino necessitano disperatamente di acqua e ora ravvisiamo anche un concreto pericolo per l’ordine pubblico».

È l’ultimo grido disperato di Cia, Coldiretti e Copagri: pochi giorni fa, le tre associazioni di categoria agricola avevano ufficialmente chiesto un incontro urgente ai vertici dei vari enti competenti e al prefetto di Taranto Paola Dessì affinché, ognuno per proprie competenze, si impegnasse a sollecitare il rapido completamento dei lavori in Basilicata per un’immediata erogazione di acqua nell’invaso. E invece, in questi giorni, nulla o quasi è accaduto.

«Non abbiamo ricevuto riscontri e con rammarico notiamo la totale assenza di impegno di molti attori coinvolti in questa triste vicenda, per cercare di accelerare e di portare a conclusione i lavori alla galleria», hanno dichiarato le tre associazioni.

«Le campagne del versante occidentale della provincia di Taranto hanno urgente bisogno di acqua e allo stato delle cose non sappiamo quando l’acqua arriverà».

Il tutto, nonostante un grottesco paradosso: la diga di San Giuliano, infatti, registra ora quasi 14 milioni di metri cubi d’acqua in più rispetto al 2024 ma, come detto, a causa di rotture e riparazioni ancora da ultimare, il Tarantino non può attingere da quelle risorse idriche.

«A nostro avviso questo è davvero assurdo: il cantiere va a rilento, non si opta per doppi turni di lavoro come il buon senso avrebbe consigliato di fare e i giorni passano inesorabili mentre il caldo aumenta. Ricordiamo, purtroppo, che i lavori sono stati avviati con enorme ritardo all’inizio del 2025 e da allora sono trascorsi almeno 6 mesi senza che gli stessi si siano conclusi. Nonostante un’urgenza oggettiva, spiace evidenziare lo scarso impegno della Basilicata a risolvere la problematica in tempi brevi stante l'emergenza idrica in atto».

Peraltro, la situazione era nota a tutti perché nel resto degli invasi della Basilicata l'acqua è poca e nel corso dei mesi, anziché accelerare i lavori, per alcune settimane ci risulta che le attività siano state addirittura ferme.

Campagne assetate, agricoltori in ginocchio e sul piede di guerra.

«Temiamo davvero il pericolo per l’ordine pubblico perché adesso fatichiamo a contenere l’esasperazione dei nostri agricoltori. Tra pochi giorni, forse solo tra poche ore, la situazione precipiterà irrimediabilmente: da un lato si perderanno i raccolti e le piante, con la conseguente perdita degli investimenti fatti negli anni con tanti sacrifici, dall’altro cresce a dismisura la disperazione che, in un momento cruciale per gli agricoltori alle prese in questi giorni anche con pagamenti delle rate di mutui e prestiti per gli investimenti fatti e vari esborsi, potrebbe presto sfociare in pubbliche proteste – hanno concluso Cia, Coldiretti e Copagri – Tutto questo non è più tollerabile: le colture, i prodotti agricoli e il reddito di migliaia di agricoltori non possono attendere altro tempo».

La Redazione - ven 7 febbraio

Nuovi bandi CSR (Complemento per lo Sviluppo Rurale) 2023/2027 per le ...

La Redazione - mer 12 febbraio

Nuovi bandi CSR (Complemento per lo Sviluppo Rurale) 2023/2027 ...