
"Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra»".
Dite che esagero a scomodare la Bibbia? Può anche darsi ma ne risponderò altrove, non certamente qui. Il fatto è che tutta quest'acqua mi ha un po' inumidito le sinapsi.
Cercando ragioni logiche all'ennesimo scempio del territorio, infatti, ho finito per affidarmi a quelle illogiche. Che poi, per chi crede, sono spiegazioni frutto di fede.
Ho pensato che quest'acqua dobbiamo meritarcela, in qualche modo, che abbiam fatto qualcosa di sbagliato per annaspare nel fango. È tutta colpa di mia madre, bontà sua: se cade, se si graffia, se le scappa un piatto dalle mani non pensa mai «poteva succedere» ma «chissà che peccato ho fatto». E mi ha trasmesso questo approccio penitenziale alla fatalità.
Già, che peccato avremo mai fatto per meritarci tutto questo? Avevo pensato anche di cercare conforto nella figura pastorale del vescovo, senza ricordarmi che non ce l'abbiamo più. Spaesato mi sono affidato alle mie misere forze.
E che non sia stata proprio colpa mia? Negli ultimi tempi ho scherzato un po' troppo con statue, santi e sacerdoti che potrei essermi inimicato qualcuno lassù (vagliela a spiegare, poi, la faccenda della Bibbia...).
Oppure è stata proprio colpa del mondo ecclesiale? Sparo nel mucchio apposta, così magari chi non c'entra prende le distanze da chi, invece, era troppo occupato a portar santi in processione da non accorgersi di tanti poveri cristi che non mettono insieme il pranzo con la cena (e lo so, sono recidivo!).
Oppure c'è di mezzo la politica? La politica, a dirla tutta, ha sempre un ruolo e questa volta avrà sollecitato le "alte sfere" perché si è persa per strada un bel po' di soldi. E chi doveva controllare non mi venisse a dire che lo ha fatto per anni: non ce ne siamo accorti. Che poi il fiume Lato dove ha straripato?
E se non fosse colpa di nessuno? Eh, così rimango ancor più spaesato. Perché sono abituato a cercare colpe, non a catalogare fatalità. Sono abituato a puntare il dito e con me lo sono migliaia di persone. Mai pensare, infatti, che una cosa accade perché deve...
Mentre scrivo, però, un tuono ha scosso i vetri del mio studio. Forse ci ho preso e vogliono farmelo sapere: piove perché deve piovere, la piana del Lato si allaga perché è una piana alluvionale, Berlusconi vincerà di nuovo le elezioni perché deve vincerle e io non peserò mai meno di 80 chilogrammi.
Rilassatevi, quindi, perché almeno questa volta non soffriamo per i nostri peccati. Se poi qualcuno dovesse convincermi del contrario sarò ben lieto di ascoltarlo. Nel frattempo mi organizzo: la barba sta crescendo e l'arca è quasi pronta!
Francesco Tanzarella
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui