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Alla scoperta dell'arte del presepe: la visita guidata della "De Amicis" di Castellaneta Marina

. .De Amicis Castellaneta Marina

Pubblichiamo di seguito la cronistoria della visita guidata che le classi 2U e 4-5U della scuola "De Amicis" di Castellaneta Marina, appartenente all’IC Surico di Castellaneta, hanno realizzato, su proposta della maestra Chiara Lenge, visitando il monastero Francescano, la mostra permanente dei presepi e il museo del presepe nel suggestivo Palazzo Baronale di Castellaneta.

"Le classi hanno consegnato al maestro presepista Angelo Rochira le tegole decorate dagli alunni con l’aiuto delle maestre Luisella Calabrese e Patrizia Giannico, che sono state installate in un’area  che fiancheggia il convento dei Frati. La mostra permanente dei presepi è stata realizzata recuperando uno spazio inutilizzato il quale è stato valorizzato e reso fruibile per deliziare a attirare lo sguardo di chi percorre queste vie. L’arte dà colore e rende più vivibili e accoglienti le nostre città, migliora e arricchisce gli spazi spesso abbandonati e oscurati dal tram-tram della vita quotidiana.

La novità di questa installazione è data dal fatto che i diversi personaggi sono stati creati dagli alunni delle scuole di Castellaneta su alcune tegole centenarie forniteci dall’associazione “Amici del presepe" da diversi anni attiva sul territorio di Castellaneta che ha anche una propria pagina facebook sulla quale sarà possibile scorrere e guardare i lavori presentati

L’iniziativa propostaci dalla prof.ssa d’arte Sonia De Luca è subito piaciuta al nostro gruppo di insegnanti, immediatamente ci siamo entusiasmati all’idea di poter coinvolgere gli alunni in questo progetto che mira a ridare lustro alla tradizione presepistica del nostro territorio: facendolo con un tocco di originalità e orgoglio tipicamente castellanetano.

La nostra esperienza stamattina non si è conclusa soltanto con la consegna dei lavori fatti, ma è proseguita con la visita al convento francescano la cui presenza in Castellaneta è documentata già dal 1463 e che testimonia la fervente religiosità delle nostre genti e la devozione della popolazione castellanetana al poverello di Assisi.

Fra Daniele ci ha guidati in un itinerario tramite il quale ha spiegato l’ intuizione e la rappresentazione del primo presepe  a Greccio voluto da San Francesco: il Santo ha desiderato e voluto rivivere di persona le condizioni umili in cui il Re del mondo ha avuto i propri natali 

Fra Daniele ci ha parlato anche dell’incontro del Santo con il Sultano d’Egitto, prendendo spunto per una riflessione su come le religioni debbano unire i popoli nella loro diversità piuttosto che essere motivo di divisioni e fanatismi. Anche noi abbiamo alunni appartenenti a religioni non cristiane, che hanno ben compreso il significato di quanto ci è stato detto, intervenendo e confermando che tutti dobbiamo essere amici e volerci bene.

Continuando abbiamo potuto vedere il presepe realizzato dai frati, il quale aveva sullo sfondo una industria e le sue alte ciminiere. Il frate ci ha parlato, quindi, dell’importanza della tutela dell’ambiente e del creato, così come ci ricorda Papa Francesco nella sua Enciclica “Laudato si”.La tappa successiva ci ha portati ad incontrare Babbo Natale in persona, il quale ci ha accolti nella sua casetta realizzata, per la gioia di tutti i bambini, proprio nella piazza della città. Santa Claus ci ha condotti attraverso le affascinanti vie del borgo antico, decorate con cura e calore dai residenti; una breve sosta al presepe realizzato dai confratelli della Confraternita della Madonna Addolorata e poi di nuovo in cammino fino a giungere alla location dell’incantevole palazzo Baronale, dove con arte e maestria è stata realizzata la mostra del presepe dagli abili artigiani presepisti della città. 

I bambini carichi di gioia e di entusiasmo, con gli occhi lucidi per la contentezza e l’emozione di questa giornata scolastica, un po’ diversa dal solito, hanno salutato Babbo Natale per rientrare un po’ stanchi ma pieni di allegria nella nostra scuola di Castellaneta Marina da dove tutto è cominciato.

Non è forse questo il significato del Natale? Accendere sul volto dei più piccoli la festosità e l’incanto di un mondo più bello e buono, dove le differenze non sono un problema, l’inquinamento solo un ricordo lontano e il Buon barbuto vestito di rosso che come un nonno affabile e affettuoso ci tiene per mano lungo le viuzze festose e piene di colori della nostra città".

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