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CASO AVVENIRE, M5S: «ADESSO RISPONDERETE ALLA MAGISTRATURA?»

CASO AVVENIRE, M5S: «ADESSO RISPONDERETE ALLA MAGISTRATURA?» CASO AVVENIRE, M5S: «ADESSO RISPONDERETE ALLA MAGISTRATURA?» | © Castellaneta

«Speriamo che, nel minor tempo possibile, venga resa giustizia per tutti i castellanetani che in questi anni (12) hanno pagato un servizio mai avuto, creando, a nostro avviso un importante danno alle tasche dei cittadini.»



Questa, la posizione del meetup Castellaneta Aperta a 5 Stelle circa i recenti fatti che hanno riguardato la società "Avvenire", ditta appaltatrice del servizio di raccolta per il Comune di Castellaneta.

Il documento dei grilli ruota intorno a 3 punti cardine:

- MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEL 40% DI RD IN 12 ANNI DI SERVIZIO
- MANCATA RD DI CARTA E PLASTICA PORTA A PORTA
- MANCATA RD DELL'ORGANICO (a parte gli aghi di pino..)

«Inoltre - aggiunge il meetup - un ecocentro mai costruito, una scarsa quasi inesistente campagna informativa, più altri servizi mai erogati, come la pulizia dei cassonetti.
Ma soprattutto la mancanza di applicazioni delle penali così come recita l'art. 17 del capitolato d'appalto: "..Art. 17 PENALI.

Spiegazioni, mai arrivate dalla commissione consiliare d'inchiesta istituita nel 2012, che noi chiediamo da tempo all'amministrazione ma che ad oggi non sono arrivate. Consiglio comunale monotematico riunione dei capi gruppi, ma zero risposte. Anche nell'ultimo consiglio comunale sono state chieste delucidazioni a riguardo dal consigliere De Bellis ma leggendo il resto della stenotipia nessuna risposta.

Intanto, nell'arco di pochi giorni, vicende inquietanti che interessano la ditta Avvenire srl guadagnano la ribalta della cronaca nazionale. Fin'anche Cantone, Direttore dell'ANAC, si sente in dovere di denunciare pubblicamente il grave problema delle infiltrazioni del sistema mafioso nella gestione dei rifiuti che riguardano detta società (che, per altro, è da tempo sotto la lente di Equitalia come dimostra la circostanza che il Comune, di tanto in tanto, paga direttamente i dipendenti addetti all'esecuzione del servizio), responsabile del servizio a Castellaneta. Adesso, a legger l'articolo, il Prefetto di Bari, ad agosto scorso, nel disporre il commissariamento della ditta con la nomina di tre amministratori straordinari dopo la recente interdittiva antimafia spiccata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DIA) a seguito dei fatti di Catanzaro, ha disposto una ricognizione del servizio di raccolta in tutti i Comuni interessati (Fra cui anche Castellaneta).

Per questi motivi vorremmo porre alcuni semplici interrogativi, ma il sindaco, gli assessori e i consiglieri che si sono succeduti negli ultimi 2012, con particolare riferimento ai più veterani, possibile che non si sono mai accorti delle inadempienze? Se se ne sono accorti, cosa è stato fatto per correggere quanto riscontrato? Possiamo mettere la mano sul fuoco che in tutto questo tempo sono stati fatti solo ed esclusivamente gli interessi dei cittadini (pesantemente tartassati con la TARSU prima e la TARI poi)?»

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