
Sono rimasti a lungo in strada, sull'uscio dei portoni, mentre gli utenti continuavano a chiedersi il perché. Pannolini, pannoloni, traversine e chi più ne ha più ne metta: con l'introduzione della nuova società che a Castellaneta e a Castellaneta Marina si occupa del servizio di igiene urbana (Navita) questo tipo di rifiuto indifferenziato per giorni non è stato raccolto con conseguente cattivo odore nei pressi delle abitazioni.
Sin dal primo giorno dell'introduzione a Castellaneta del servizio di raccolta porta a porta, i pannolini potevano essere riposti in un sacchetto posizionato sul secchio contenente i rifiuti del giorno: ogni giorno, dal lunedì mattina (organico) al sabato mattina (plastica).
Nei giorni scorsi e per diversi giorni, come detto, tra carenza comunicativa ed incredulità generale, le maleodoranti buste indifferenziate sono rimaste nei pressi dei numeri civici ed è toccato solo agli operatori ecologici del "porta a porta" spiegare le motivazioni tecniche, che nulla hanno a che vedere con la loro dimenticanza. Gli stessi operatori, per vie informali, stamane avrebbero invece riferito che a partire dalla prossima settimana si potrà tornare a conferire i pannolini quotidianamente come sempre è accaduto a Castellaneta.
Insomma, un vero e proprio caos, stigmatizzato in una nota stampa ricevuta oggi dai consiglieri comunali di opposizione Walter Rochira, Stefania Giannico, Tommaso Tria, Francesca Arrè e Maria Terrusi: «A Castellaneta - hanno spiegato - nell'ottica del cambiamento si cerca di programmare la vita e addirittura il bisogno del cittadino, il "bisogno" inteso nel senso più stretto della parola.
Lo si fa con una gara d' appalto che impone la raccolta di panni, pannoloni e traverse solo e soltanto 2 giorni a settimana mettendo a dura prova la sensibilità dei cittadini che usano questi ausili necessari per i bambini e fondamentali per la vita di coloro che sono costretti, purtroppo, a vivere in un letto senza alcuna possibilità di "telecomandare" i propri bisogni.
Un appalto (seppur partorito con delle lacune) non può e non deve in nessun modo condizionare la vita del cittadino chiamato ad adempiere al proprio dovere.
La politica - hanno aggiunto - in questo caso non può e non deve girarsi dall'altra parte senza ascoltare il grido d'allarme del cittadino. La politica, nel tutelare il sacrosanto diritto alla salute, dovrebbe in qualsiasi modo tutelare tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di rimanere in un letto e che purtroppo non hanno quella capacità di deambulazione che gli consentirebbe di essere autonomi.
La politica è chiamata a dare un segnale di umanità che speriamo arrivi presto: la gente non può e non deve conservare per lungo tempo ausili che rappresentano dei veri e propri "contenitori di escrementi soggetti a putrefazione". Confidiamo nell'umanità del nostro sindaco».
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