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Baccaro: «Basta all’aumento delle emissioni inquinanti nel territorio tarantino»

Maurizio Baccaro Maurizio Baccaro

Sinistra Italiana, attraverso il responsabile del Dipartimento Ambiente Maurizio Baccaro, ha espresso forte opposizione alle decisioni del governo e della Regione Puglia riguardanti l'inquinamento industriale a Massafra e Taranto.

Ecco la nota stampa integrale:

Basta all’aumento delle emissioni inquinanti nel territorio tarantino. Il Governo riaccende l’altoforno 1 ex Ilva e la Regione sta valutando ulteriori autorizzazioni per impianti di rifiuti speciali ed inceneritori. Bisogna ridurre l’inquinamento, non aumentarlo.

Dopo l’intervento del Governo che punta a riaprire l’attività dell’ex Ilva a pieno regime, riportando le lancette dell’orologio indietro al tempo in cui la tutela della salute non era neppure considerata come ipotesi, considerate le condizioni esistenti, l’unica strada da percorrere è la chiusura dell’area a caldo per potenziare tutta la filiera della lavorazione dell’acciaio a freddo, avviando la bonifica integrale delle aree dismesse e riqualificando le maestranze attualmente in cassa integrazione.

Abbiamo fatto continui appelli, proposte e richieste, cadute nel vuoto, verso tutti i governi dal 2012 ad oggi, con le quali chiedevamo di applicare le procedure per la valutazione dell’impatto e del rischio sanitario, prima di autorizzare la prosecuzione dell’impianto siderurgico ex Ilva.

Nonostante tutte le rilevanze scientifiche sui livelli inaccettabili di compromissione dell’equilibrio tra salubrità ambientale e salute pubblica, il Governo riapre l’altoforno 1 della fabbrica con la stessa vetusta e ultra inquinante tecnologia.

Nel frattempo l’area a caldo è ancora sotto sequestro.

In aggiunta, la Regione Puglia si decida a dare esecuzione alle sue stesse a Norme e pronunce del Consiglio regionale in riferimento alla riduzione delle emissioni per Taranto e provincia respingendo tutte le richieste autorizzative idonee ad aumentare, anche solo potenzialmente, le emissioni inquinanti (così come stabilito nel 2012 dal consiglio regionale all’unanimità).

Sono infatti in fase di valutazione al PAUR regionale, la richiesta di fare un inceneritore fanghi, un impianto di trattamento di rifiuti liquidi e la VIA per il raddoppio dell’inceneritore Appia Energy di Massafra, tutto questo per la seconda volta, dopo che tali richieste erano state già del tutto o parzialmente bocciate dalla magistratura amministrativa e nonostante i ripetuti Pareri Sfavorevoli di ARPA Puglia.

Tutto questo in un territorio dove insiste la discarica di rifiuti speciali più grande d’Europa “Italcave” a Statte e la discarica Vergine di Lizzano in isola amministrativa di Taranto entrambe sottoposte a diverse richieste di ampliamento la prima e riapertura la seconda.

A questo punto, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, deve intervenire per stoppate immediatamente tutte le operazioni in corso che contengono la proliferazione di impianti per rifiuti speciali, stiamo assistendo ad un ritorno all’utilizzo del territorio solo come luogo dove recapitare tutti i progetti con significativo impatto ambientale possibili, come se non ricadessero in un’area così drammaticamente colpita dall’inquinamento e dalle relative conseguenze sulla salute pubblica.

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