Santissima Annunziata di Taranto
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La ASL Taranto ha diffuso un chiarimento sulla notizia apparsa sulla stampa di un neonato morto all’ospedale SS. Annunziata di Taranto, ricostruendo la sequenza clinica dell’assistenza alla madre e spiegando che il decesso è avvenuto dopo un distacco massivo della placenta con ipossia acuta fetale intrauterina, nonostante un intervento chirurgico d’emergenza e la rianimazione neonatale.
Nel comunicato, il commissario straordinario Vito Gregorio Colacicco esprime cordoglio e, a nome del personale, le condoglianze alla famiglia.
Secondo quanto riferito dalla ASL, il 30 dicembre la donna, 19 anni, alla prima gravidanza e alla 36esima settimana di gestazione, è arrivata al pronto soccorso ostetrico per il persistere di cefalea e malessere da alcuni giorni. La paziente è stata «immediatamente presa in carico» e sottoposta a monitoraggio: il quadro clinico avrebbe evidenziato una ipertensione arteriosa non nota, inquadrata nella preeclampsia severa. Il monitoraggio delle condizioni fetali, prosegue la nota, «non rivelava segni di immediato pericolo».
Il quadro ipertensivo, sempre secondo la ASL, è stato trattato farmacologicamente «secondo protocollo». Durante il monitoraggio si è manifestato il distacco massivo della placenta con ipossia acuta fetale intrauterina e, nonostante la tempestività dell’intervento e delle pratiche rianimatorie, «non è stato possibile scongiurare l’exitus neonatale».
Il neonato, di sesso maschile, viene indicato con un peso di 2530 grammi. La nota è stata diffusa dalla ASL come risposta alla notizia riportata dalla stampa.
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