Il sindaco Fabrizio Quarto, il 5 marzo, nella sede della presidenza del Consiglio dei Ministri, ha partecipato al “Tavolo Istituzionale per la Valorizzazione e lo Sviluppo dell’Area di Taranto”, svoltosi in un clima surreale, in cui ogni partecipante si atteneva alle disposizioni “coronavirus” non stringendo la mano ad alcuno e la sala verde di Palazzo Chigi era preparata con sedute distanti minimo un metro l'una dall'altra.
In tale incontro i sindaci dell'area di crisi complessa, pur nell'autonomia di scelta riguardo l'opportunità di partecipare o meno al Tavolo, hanno prodotto un documento unitario, in buona parte accolto dal presidente Conte, con il quale si accusa l'amministrazione straordinaria Ilva Spa e Arcelor Mittal di non aver condiviso con i rappresentanti del territorio il contenuto dell'accordo transattivo sottoscritto innanzi al tribunale di Milano.
Il presidente Conte in proposito ha calendarizzato una serie di incontri dei commissari straordinari con i sindaci dell'area di crisi per l'analisi ed eventuale modifica degli accordi con Arcelor Mittal.
«I sindaci – ha affermato Quarto - col citato documento unitario hanno chiesto la chiusura delle fonti inquinanti con riqualificazione della forza lavoro affinché non si assista nel futuro all'ennesimo inaccettabile ricorso alla cassa integrazione da parte dell'attuale gestione dell'acciaieria. Tutti i “fascicoli” riguardanti Taranto refluiranno in questo unico Tavolo dove, pertanto, si affronteranno anche le questioni inerenti all’ex Ilva.
Il Tavolo Istituzionale è “ripartito” dopo il DPCM del 3 febbraio scorso, sotto la guida diretta del presidente Conte, coadiuvato dal sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Mario Turco che da mesi è al lavoro per il coordinamento tra Tavolo Istituzionale ed Enti Locali. Inoltre il presidente Conte ha assunto l'impegno ad adottare, entro 15 giorni, il decreto legge “Cantiere Taranto” che conterrà agevolazioni normative e finanziarie per tutto il territorio».
A conclusione dell’importante incontro questa è stata la lapidaria dichiarazione del sindaco Fabrizio Quarto «Il presidente Conte ha detto di voler correre..., noi non chiediamo altro...».
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