«Punteremo tutto su un’offerta turistica diversificata». Con queste parole, il sindaco di Ginosa Vito Parisi ha commentato la recente pubblicazione online, sulla piattaforma della Centrale unica di committenza di Montedoro, della procedura pubblica per l’assegnazione delle nuove concessioni balneari a Marina di Ginosa.
Si tratta dei primi 20 lotti che comprendono 12 stabilimenti balneari, 4 spiagge libere con servizi, 2 aree attrezzate per gli amici a 4 zampe e 2 concessioni per ormeggio. Poi ne seguiranno altri con l’obiettivo di dare a tutti la possibilità di partecipare.
«Abbiamo ridimensionato moltissimo l’aspetto economico per scongiurare possibili investimenti poco chiari da parte di grandi gruppi - ha ammesso il primo cittadino – e nei limiti delle indicazioni fornite dall’Autorità garante della concorrenza abbiamo previsto punteggi specifici per chi nel corso degli anni ha maturato esperienza.
Nei prossimi giorni proseguiremo le interlocuzioni incontrando le associazioni di categoria con l’auspicio che gli imprenditori, sia quelli nuovi che quelli già esistenti, partecipino all’avviso e trasformino queste opportunità in progetti innovativi in grado di dare un nuovo volto a Marina di Ginosa».
Per partecipare ci sono 30 giorni di tempo anche se Parisi prevede impugnazioni. «Me le aspetto ma non le temo perché il Comune di Ginosa ha affrontato tutte le fasi della giustizia amministrativa, fino a quella Europea, che è stata chiara: il nostro ente deve disattendere la normativa nazionale e applicare la direttiva Bolkestein, bandendo nuove gare per l’affidamento delle concessioni balneari.
Inoltre, anche dopo il recente decreto del Governo, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sollecitato ulteriormente ad agire affinché tutte le procedure selettive per l’assegnazione delle nuove concessioni fossero svolte quanto prima».
Per questo, in particolare negli ultimi mesi, la macchina amministrativa ginosina ha lavorato alacremente, in sinergia con gli uffici competenti: «Abbiamo fatto ciò che non hanno fatto nel corso degli anni i governi che si sono succeduti – ha concluso Parisi – e ci siamo assunti le nostre responsabilità».
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