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Commissariamento Pd di Massafra: insorgono anche gli iscritti e scrivono a Elly Schlein

Elly Schlein Elly Schlein

Dopo la dura presa di posizione di diversi vertici Dem pugliesi contro la scelta assunta dal segretario regionale del Pd Domenico De Santis di commissariare il circolo di Massafra autonominandosi commissario, è la volta degli iscritti della Tebaide d'Italia.

Decine di tesserati Pd, infatti, hanno posto la loro firma su una lettera indirizzata al segretario nazionale Elly Schlein, definendo il commissariamento del circolo massafrese come un «atto grave e irricevibile».

Il testo integrale della missiva inviata a Elly Schlein

Cara Segretaria,
ti scriviamo per esprimere direttamente a te il nostro disappunto in merito all’atto, che riteniamo grave ed irricevibile, con cui il Segretario Regionale Domenico De Santis si autonomina, senza confronto alcuno, commissario del Circolo di Massafra. Questo per noi, non può che essere interpretato come punitivo, a seguito di una decisione con cui i consiglieri comunali di Massafra hanno posto fine all’amministrazione Quarto, che poggia su motivazioni ben note da diverso tempo sia alla Segretaria Provinciale che al Segretario Regionale.

Allo stesso modo, era fin troppo chiaro agli stessi che non vi erano più le condizioni per portare avanti quella esperienza amministrativa, fatto che è stato ampiamente oggetto di discussione tra gli iscritti. Per questo, riteniamo che il commissariamento non sia rispettoso nei confronti della nostra comunità democratica e che nel Pd jonico stanno avanzando pericolose tendenze autoritarie non in linea con la natura del Pd.


La nostra storica militanza ci ha insegnato che, in democrazia, si discute, ci si confronta e si decide, per questo viviamo questa decisione come una plateale punizione.


Rimarchiamo che a Massafra non è accaduto nulla di particolarmente diverso rispetto a quel che si è verificato nella città capoluogo qualche mese fa, per sfiduciare Melucci, tra l’altro con la regia proprio della Filippetti e di De Santis.


Come circolo di Massafra, tra i più importanti, numerosi e attivi della Puglia, aperto tutti giorni con un ottimo riscontro tra i cittadini, attendiamo delucidazioni sulle motivazioni statutarie alla base di questo atto, perché abbiamo il diritto di conoscere il perché di una decisione che distrugge piuttosto che costruire. Distrugge l'impegno di noi militanti, la comunità democratica, il principio statutariamente riconosciuto dell'autonomia dei circoli, e la credibilità del nostro partito, non un partito a trazione personale che tende a "regolare i conti personali" colpendo le comunità.


Non possiamo accettare supinamente che una realtà democratica sana venga distrutta senza che vengano ascoltati i militanti e denunciamo una scelta improvvida che va ad aggiungere il circolo di Massafra alla lunga lista di circoli commissariati, ormai da anni, e mai più riaperti.
Ci domandiamo se sia questo il nuovo corso del Partito Democratico.


Abbiamo contribuito alla vittoria della mozione congressuale a tuo sostegno e adesso subiamo la vendetta dei sostenitori di Bonaccini. A Taranto il nuovo corso del Pd non è mai arrivato ma viene utilizzato come patente di legittimità solo sui giornali”.

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